LIBRERIE LAMINATO OPACO
Il laminato è un rivestimento composto da carte impregnate di resine termoindurenti fenoliche o melanimiche pressate e incollate fra loro, quindi applicato su pannelli in Mdf, truciolato o tamburato. L’ultimo foglio, quello più esterno, è decorativo; può cioè essere caratterizzato da un’infinità di colorazioni e diverse texture. La più diffusa è quella che riproduce fedelmente il legno, con le sue sfumature e venature naturali. Nella versione opaca il laminato trasmette una sensazione di calore, è perfetto per gli ambienti arredati in stile sia classico che moderno, è anti impronta e si pulisce con grande facilità. A prescindere dalle finiture, d’altra parte, questa tipologia di rivestimento rivela una notevole resistenza gli urti e ai graffi, non è soggetta a mutamenti cromatici, è durevole e igienica. In più, fattore che ha contribuito a decretarne il successo, ha costi molto accessibili.
Si tenga presente che il laminato è un rivestimento, mentre la laccatura è una finitura. Una verniciatura, cioè, applicata su pannelli lignei. Per quanto riguarda la gamma di colori disponibili, le due soluzioni sono sostanzialmente sullo stesso piano, però non esiste una laccatura effetto legno. D’altro canto, il laccato opaco può essere a poro aperto o a poro chiuso: nel primo caso si intravedono le venature del legno, nel secondo l’effetto è del tutto coprente. In generale, proprio per la loro natura, i mobili in laccato sono più costosi e più delicati di quelli in laminato; se in fase di produzione non si utilizzano ottime vernici inoltre, concreto è il rischio che il passare del tempo si traduca in variazioni cromatiche. Doveroso specificare anche che, secondo molti, sono però anche più pregiati e hanno una migliore resa dal punto di vista estetico. Al di là delle opinioni altrui, però, nella scelta finale è bene che prevalgano le preferenze individuali.
A seconda del tipo di pressione esercitata per fissare fra loro i fogli, e dell’intensità, si hanno differenti tipologie di laminato. Il più tradizionale, per molti versi ormai superato, è il CPL (Continuous Pressure Laminate): la pressione è minore, effettuata tramite presse a rullo, ma costante. Abbiamo poi il più innovativo e performante HPL (High Pressure Laminate), il cui processo di lavorazione è caratterizzato da pressioni forti a temperature molto elevate che termoinduriscono le resine sintetiche in modo irreversibile; queste ultime, in più, sigillano i pori della carta kraft incrementandone notevolmente la densità. Insomma, l’Hpl risulta ancora più resistente, compatto, opaco e antistatico, nonché gradevole al tatto. Ecco perché viene sempre più spesso utilizzato dalle aziende produttrici. Peculiarità simili presenta il CHPL (Continous Pressure Laminate), che rappresenta l’ultima generazione di laminati anche se non è ancora molto diffuso. I pannelli, in questo caso, vengono sottoposti a una pressione continua in calandra.